Evitare il prelievo forzoso sui conti correnti: come farlo legalmente

BORSA E FINANZA

Quali sono i rischi concreti di un prelievo forzoso sui conti correnti degli italiani? Quali sono gli strumenti, legali, per evitare il prelievo di una tassa sui risparmi detenuti in conti correnti?

Prelievo forzoso sui conti correnti: perché è un’opzione remota e quali sono le strategie legali per evitare il prelevamento forzato sui tuoi risparmi.

La crisi sanitaria legata all’epidemia da Covid-19 non riguarda solo l’Italia, ma il mondo intero. Questo significa che, essenzialmente, una volta superata l’emergenza sanitaria si dovrà guardare all’impatto economico causato dal virus.

Con il DPCM 22 marzo 2020 il Governo ha stabilito la chiusura di tutte le attività economiche ritenute non essenziali per il Paese. Assieme ai Decreti precedenti, in Italia rimangono aperte solo le attività legate ai servizi essenziali, oltre alle attività che possono operare in smart working. Tutte le altre attività rimangono chiuse.

In questa situazione, negli ultimi giorni, si stanno alzando voci di un possibile prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani. Personalmente non credo che sia una soluzione che davvero possa essere presa in considerazione, anche perché se davvero si arrivasse ad un prelevamento forzoso dai risparmi degli italiani il Paese sarebbe davvero sull’orlo del default finanziario.

In ogni caso, considerate le richieste che ci arrivano su questo argomento ho deciso di dedicare questo articolo ad illustrare alcune strategie che possono essere utili per evitare (legalmente) il prelievo forzoso sul conto corrente.

Data l’emergenza coronavirus da più parti c’è chi vede come una soluzione per il governo e per non ampliare ulteriormente il nostro debito pubblico (e quindi far impennare ulteriomente lo spread) un prelievo forzoso sui conti correnti.

La situazione economica in italia

La situazione del nostro paese risente di un momento particolare sia dal punto di vista economico che politico (oltre che sanitario). Il Governo si sta apprestando ad affrontare la più grande crisi dal secondo dopo guerra, e lo sta facendo cercando di trovare soluzioni ad una situazione non preventivabile. Oltre a questo, vi è l’influenza delle politiche comunitarie, con una continua pressione da parte della UE. Tutto questo, nello scenario economico internazionale non da alcuna sicurezza, e per questo lo spread è salito come non capitava da anni.

Sul fronte interno, come anticipato, le continue chiusure di attività economiche stanno mettendo in ginocchio soprattutto le realtà professionali ed imprenditoriali di più piccole dimensioni. L’Italia è formata prevalentemente da PMI a vocazione familiare, dove nell’attività sono impiegati direttamente i componenti della famiglia. Questa composizione risente fortemente periodi come questo. Se nessuno in famiglia può lavorare diventa difficile sostenere le esigenze economiche correnti, e per questo occorre mettere mano ai risparmi.

In questo scenario, quindi, tutti i consumi non essenziali vengono sospesi. Le famiglie cercano di ridurre le proprie uscite di denaro, per la paura sul futuro. Allo stesso modo le imprese sono impegnate nel cercare di restare aperte, con uno sguardo al presente, dimenticando che per il futuro occorre comunque investire.

Categorie BORSA E FINANZA

Inserisci il tuo commento