Mangiare tutti i giorni queste verdure può ridurre il rischio di tumore al colon: lo studio
SALUTEMangiare tutti i giorni queste verdure può ridurre il rischio di tumore al colon: lo studio
Mangiare tutti i giorni queste verdure può ridurre il rischio di tumore al colon: lo studio
Un nuovo studio scientifico, basato sull’analisi dei dati di oltre 97.000 partecipanti, ha messo in luce un legame significativo tra il consumo quotidiano di verdure crucifere e una riduzione fino al 20% del rischio di sviluppare tumore al colon. I risultati, pubblicati recentemente sulla rivista BMC Gastroenterology, aprono nuove prospettive nella prevenzione oncologica attraverso l’alimentazione.
Il tumore del colon è tra i più comuni al mondo e rappresenta oggi la seconda causa di morte per cancro a livello globale. Mentre in passato era associato quasi esclusivamente all’età avanzata, oggi si assiste a un preoccupante abbassamento dell'età media di insorgenza, soprattutto nei paesi occidentali. Sedentarietà, obesità e diete ricche di alimenti ultraprocessati, carni rosse e zuccheri raffinati sono tra i principali fattori di rischio.
In questo scenario, sempre più studi stanno puntando a identificare quegli alimenti capaci di contrastare attivamente la formazione dei tumori. E tra questi, le verdure crucifere sembrano offrire un vero scudo naturale.
Cosa sono le verdure crucifere e perché sono così importanti?
Le verdure crucifere comprendono ortaggi come broccoli, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles, verza, rape e rucola. Sono così chiamate per la forma a croce dei loro fiori e sono note da tempo per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Lo studio ha mostrato che un consumo quotidiano di almeno 20 grammi di queste verdure comporta un effetto protettivo significativo. La riduzione del rischio è risultata massima con una dose tra i 20 e i 40 grammi al giorno, mentre oltre i 60 grammi il beneficio tende a stabilizzarsi.
A rendere queste verdure così preziose sono i glucosinolati, composti chimici naturali che, durante la masticazione o la cottura leggera, si trasformano grazie all’azione dell’enzima mirosinasi in isotiocianati e altri composti bioattivi. Questi ultimi interferiscono con i meccanismi cellulari alla base della formazione e della crescita tumorale.
Le evidenze scientifiche: dallo studio ai numeri
La meta-analisi, ovvero uno studio che raccoglie e confronta i dati di ricerche precedenti, ha preso in esame 17 indagini epidemiologiche condotte a livello internazionale. Il campione, vastissimo, includeva oltre 97.000 partecipanti.
L’analisi ha evidenziato che anche un modesto apporto giornaliero di crucifere può produrre benefici rilevanti, con una riduzione media del 20% del rischio di cancro al colon, soprattutto nelle persone che seguivano regimi alimentari più ricchi di vegetali e più poveri di carni rosse e grassi saturi.
Gli effetti protettivi erano più marcati nelle donne rispetto agli uomini, e nei soggetti di età compresa tra i 40 e i 65 anni, cioè nella fascia più a rischio di sviluppo della patologia.
Una molecola che fa la differenza
Tra i composti contenuti nelle crucifere, un posto speciale lo occupa il indolo-3-carbinolo (I3C). Secondo una ricerca americana condotta nel 2020 e citata anche dalla Fondazione AIRC, questa molecola sarebbe capace di riattivare geni soppressori tumorali, ovvero geni che agiscono come freno alla proliferazione cellulare incontrollata.
In più, le crucifere sono ricche di:
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Vitamina C, con proprietà antiossidanti;
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Fibre alimentari, che favoriscono la salute intestinale;
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Flavonoidi e carotenoidi, noti per la loro azione protettiva contro i radicali liberi.
Stili di vita, prevenzione e consapevolezza
Lo studio rilancia ancora una volta l’importanza di uno stile di vita equilibrato e consapevole, in cui l’alimentazione rappresenta un fattore determinante per la salute a lungo termine.
È noto che oltre il 40% dei tumori può essere prevenuto con comportamenti virtuosi: dieta sana, attività fisica regolare, niente fumo e consumo moderato di alcol.
In questo contesto, introdurre con costanza piccole porzioni quotidiane di verdure crucifere – come un contorno a pranzo, un frullato verde o una vellutata serale – può rappresentare un gesto semplice ma potente.
Conclusioni: piccoli gesti, grande impatto
La scienza continua a dimostrare che prevenire è possibile, e che molto passa dalla nostra tavola. Le crucifere, spesso poco amate o trascurate, si rivelano invece alleate preziose nella lotta contro il cancro al colon.
Mangiarle ogni giorno non significa solo nutrirsi meglio, ma investire nella propria salute futura, con una strategia accessibile a tutti e supportata da evidenze sempre più solide.
In un mondo dove la medicina diventa sempre più sofisticata e i farmaci più mirati, la semplicità di un piatto di broccoli può valere quanto una terapia preventiva. Ed è proprio qui che la scienza incontra la quotidianità, e la conoscenza diventa potere: quello di scegliere, ogni giorno, la salute.
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