Cosa succede al corpo (e alla mente) se non facciamo sesso per troppo tempo
SCIENZACosa succede al corpo (e alla mente) se non facciamo sesso per troppo tempo
Sesso e salute: un binomio consolidato Numerose ricerche hanno dimostrato che la sessualità attiva apporta benefici tangibili: • riduce lo stress, • migliora la qualità del sonno, • rafforza il sistema immunitario, • favorisce la produzione di endorfine e ossitocina, gli “ormoni del benessere”. Inoltre, l’attività sessuale stimola la circolazione sanguigna, protegge il cuore e mantiene attiva la muscolatura pelvica. È quindi naturale chiedersi cosa accada quando tutto questo viene a mancare.
La mente sotto pressione: più ansia e meno memoria L’astinenza prolungata può avere un impatto sul benessere psicologico. Secondo Merigo, la mancanza di sesso può influire negativamente sul tono dell’umore e sulle capacità cognitive: “Quando migliora l’umore, migliorano anche memoria e attenzione. Una diminuzione dell’attività sessuale può portare proprio a un calo della memoria a breve termine.” Il sesso, infatti, stimola la produzione di nuovi neuroni nell’ippocampo, l’area del cervello deputata alla memoria. Meno sesso, quindi, può tradursi in una maggiore difficoltà di concentrazione e in piccoli vuoti di memoria.
Corpo senza contatto: stress e disturbi fisici L’astinenza non ha un impatto solo sulla mente. Il corpo, privato di stimolazioni e ormoni legati al piacere, può sviluppare effetti collaterali: • aumento del cortisolo, l’ormone dello stress; • calo delle difese immunitarie; • peggioramento della qualità del sonno; • maggior tensione muscolare e dolori diffusi. Il sesso, inoltre, svolge un ruolo importante nella regolazione ormonale: nelle donne favorisce l’equilibrio del ciclo mestruale e la lubrificazione vaginale, negli uomini contribuisce alla salute della prostata.
La dimensione emotiva: solitudine e autostima Oltre agli effetti fisici e cognitivi, l’astinenza prolungata può lasciare segni profondi sul piano emotivo. Il sesso è un linguaggio di conferma reciproca: fa sentire desiderati, riconosciuti, connessi. La sua assenza, soprattutto se non scelta ma subita, può generare: • senso di solitudine, • calo dell’autostima, • percezione di non essere “abbastanza” per attrarre l’altro. Questi effetti variano da persona a persona, ma in generale mostrano come la sessualità sia intrecciata al bisogno umano di appartenenza e connessione.
Non esiste un “numero giusto” Un punto importante sottolineato dagli esperti: non esiste una media universale di rapporti sessuali da rispettare. La frequenza “giusta” è quella che risponde ai bisogni individuali e della coppia. Ci sono persone che vivono serenamente l’astinenza, così come coppie che mantengono un’intimità intensa per decenni. Ciò che conta non è la quantità, ma la qualità del rapporto con sé stessi e con il partner.
Le alternative: intimità oltre il sesso Astinenza non significa necessariamente assenza totale di intimità. La vicinanza fisica, le coccole, la comunicazione aperta, persino la masturbazione, possono contribuire a mantenere viva la connessione con il proprio corpo e ridurre gli effetti negativi. Secondo Merigo, “l’erotismo non si esaurisce nell’atto sessuale, ma si nutre di sguardi, gesti, complicità quotidiana.”
Quando l’astinenza diventa scelta Esistono anche situazioni in cui l’astinenza è una scelta consapevole: motivi religiosi, filosofici o semplicemente personali. In questi casi, la mancanza di sesso non è vissuta come una privazione, ma come un percorso di autocontrollo o crescita interiore. Gli effetti psicofisici sono diversi, perché la percezione soggettiva gioca un ruolo fondamentale.
Conclusione – Ascoltare il proprio corpo L’astinenza sessuale non è di per sé una condanna. Può essere un periodo transitorio, una scelta di vita o una condizione imposta. Gli effetti, tuttavia, ci ricordano quanto il sesso sia parte integrante della nostra salute e della nostra identità. Il messaggio degli esperti è chiaro: ascoltare il proprio corpo, coltivare l’intimità e non avere paura di chiedere aiuto se la mancanza di desiderio o di rapporti diventa fonte di disagio. In fondo, il sesso non è solo un piacere, ma un modo per sentirsi vivi, connessi e presenti. E il silenzio dell’intimità, se prolungato troppo a lungo, può lasciare tracce invisibili tanto nella mente quanto nel corpo. A cura della redazione di Giornalismo & Democrazia