Giudice paolo maddalena: riprendersi la sovranita’ monetaria
CRONACACovid-19: si impone una svolta radicale sulla nostra posizione in Europa
La
tragedia globale del virus Covid-19 avanza in tutto il mondo. I dati di ieri ci
dicono che in Italia i decessi sono 1809 e il totale dei contagi sfiora i 25
mila.
Due sono i problemi gravissimi che dobbiamo risolvere: colmare
il più velocemente possibile le inefficienze del sistema sanitario, che, da
governi che non hanno capito il senso delle loro azioni, è stato in gran parte
privatizzato, tagliando solo negli ultimi 10 anni ben 40 mila posti letto negli
ospedali.
È urgente ricostituire i posti letto perduti, acquistare i
ventilatori e tutto ciò che occorre per la terapia intensiva, aumentare il
personale ospedaliero (medici, infermieri, tecnici ecc.). E si noti che in
questi anni ben 8 mila medici andati via non sono stati sostituiti. Occorre,
inoltre, tener conto della situazione di bisogno in cui versano le persone
contagiate e soprattutto le famiglie delle persone decedute alle quali occorre
far sentire lo spirito di solidarietà di tutti gli italiani
Altro problema è quello di fronteggiare i disastrosi effetti
economici prodotti dalla diffusione del corona virus.
Sotto questo secondo aspetto emerge con estrema e inconfutabile
chiarezza che la pandemia del Covid-19 ha dimostrato che causa unica del
disagio economico italiano consiste nel fatto che l’Italia è stata costretta,
dai trattati europei, a far parte di sistema economico predatorio neoliberista
che avvantaggia i paesi ricchi e riduce in miseria i paesi più poveri.
La prova di ciò sta nel fatto che la Germania, che ha conquistato
il primato economico in Europa attraverso violazioni continue di obblighi
internazionali (non ha pagato i debiti di guerra, ha fatto pagare a noi il
contributo per l’unificazione tedesca, ha nascosto i debiti dei Lander nella
banca pubblica KfW, facendo emergere un debito pubblico inferiore a quello
reale, ha violato per 5 anni i limiti di Maastricht, non ha mai denunciato il
suo surplus commerciale e così via dicendo, senza mai essere ripresa dalla
Commissione europea) è oggi il paese europeo che più agevolmente supera gli
effetti disastrosi provocati all’economia dalla diffusione del corona virus.
Essa infatti immette nel mercato, tramite la banca pubblica KfW, il
cui capitale è per l’80% dello Stato federale e per il 20% dei Lander, almeno
550 miliardi di euro, aiutando così (a dispetto del divieto degli aiuti di
Stato previsto dai trattati) le imprese tedesche di ogni tipo e risollevando la
situazione economica di ciascun cittadino con l’immissione nel mercato di tanta
liquidità.
Ben diversa è la situazione
economica italiana, che, messa dal sistema economico predatorio neoliberista,
con le spalle al muro, si trova a dover fronteggiare l’emergenza economica con
lo sforamento dei limiti di Maastricht di 25 miliardi, naturalmente a debito e,
disponendo aiuti alle imprese per circa 350 miliardi con la garanzia dello
Stato, cioè di tutti i singoli cittadini italiani, che dovranno pagare con
enormi sacrifici le spese ora indispensabili (mentre i tedeschi non pagheranno
nulla perché i 550 miliardi emessi dalla KfW con interessi negativi saranno
immediatamente comprati dal mercato generale).
In questa situazione di assoluta emergenza a noi non resta che
assumere una posizione molto drastica che ci svincoli dai lacci con i quali è
stata imbavagliata la nostra economia e lo facciamo in base alla forza che ci
proviene dal fatto che al momento 20 mila persone (e i numeri aumentano
costantemente) in soli 3 giorni, hanno sottoscritto la nostra petizione alle
Camere per rifiutare la ratifica e l’approvazione del MES e nella quale sono
stati già espressi iconcetti che di seguito riportiamo.
Si
tratta di uscire dal sistema economico predatorio neoliberista per ricostituire
in Italia un sistema economico produttivo di stampo keynesiano, che preveda:
nazionalizzazioni, intervento dello Stato nell’economia, distribuzione della
ricchezza alla base della piramide sociale, investimenti pubblici nella sanità,
nell’istruzione, nella ricerca e così via dicendo.
Si tratta in pratica di
abrogare la ratifica dei trattati di Maastricht e di Lisbona, nonché la ratifica
avvenuta con legge 23 marzo 1947 numero 132 della partecipazione al Fondo
monetario Internazionale e alla Banca Mondiale e infine l’abrogazione della
ratifica del trattato di commercio Wto avvenuta con legge 29 dicembre 1994,
numero 747.
In ultima analisi si tratta di riconquistare la sovranità
monetaria che è essenziale per eliminare il debito
pubblico con tutte le sue conseguenze. A questo proposito poi c’è da fare una
attenta revisione di questo debito, il quale, in massima parte, è un debito
ingiusto perché provocato da speculazioni finanziarie del mercato generale,
riconoscendo solo quella parte dello stesso debito (davvero molto piccola)
ricollegabile a debiti contratti per le spese pubbliche.