Di Maio: “Banda ultralarga e 5G priorità di governo”
PoliticaIl ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico: “Proseguiremo il percorso di potenziamento delle infrastrutture di rete con attenzione particolare alle aree più disagiate”.
Banda ultralarga priorità di governo. In occasione dell’Internet
Day 20 il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio,
ha annunciato investimenti sulle nuove reti. “Proseguirà il percorso di
potenziamento delle infrastrutture di rete proseguendo l’investimento nel piano banda ultralarga
e 5G –
ha detto Di Maio – Intendiamo anche completare la
riforma del roaming a livello europeo che rimane
una riforma monca. I costi che ancora permangono sia pure limitatamente devono
essere completamente eliminati per dare ulteriore slancio alle imprese che
esportano e alla mobilità dei cittadini”.
Di
Maio ha ribadito che il Governo investirà “ancora maggiormente per avere una banda
ultralarga che copra l’Italia da Nord e Sud, intervenendo
soprattutto sulle aree più disagiate, perché è un moltiplicatore per l’economia
e rappresenta la democrazia”.
Il
ministro ha rilevato come la connessione a Internet debba essere considerata
“un diritto primario di ogni cittadino e – ha aggiunto – siamo al lavoro per
tutelare questo diritto. Immagino uno stato che interviene e fornisce
gratuitamente almeno mezz’ora di connessione internet gratuita per chi non può
permettersela”.
Il
ministro ha poi sottolineato la pericolosità della direttiva copyrirght al
vaglio del Parlamento Ue. La Rete sta correndo un grave pericolo. E il pericolo
arriva direttamente dall’Europa e si chiama riforma del copyright”, dice Di Maio. “La scorsa
settimana, nonostante i nostri eurodeputati abbiano provato ad opporsi in tutti
i modi, è passata una linea che maturava dopo almeno due
anni di contrattazioni”.
In
particolare, le critiche si concentrano su due articoli del
documento che passerà ora all’approvazione dell’Europarlamento. L’articolo
11 che istituisce una sorta di tassa
per i link a carico delle grandi piattaforme online, come
Google e Facebook, tenute a pagare per poter linkare i siti di notizie. E l’articolo
13 che impone una verifica preventiva dei contenuti
pubblicati online per evitare la violazione del diritto d’autore, affidando
questa funzione di filtro alle stesse
piattaforme.
Sulla stessa lunghezza d’onda il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’Editoria, Vito
Crimi, che riferendosi alla direttiva Ue ha detto che “stiamo
cercando di applicare regole inapplicabili ad un mondo che cambierà. L’iter non
finirà nel 2019, e tutto quello di cui stiamo parlando tra due anni sarà
preistoria”.
Le critiche di Di Maio hanno
messo in allerta le associazioni di categoria. “Abbiamo letto con profondo
stupore e preoccupazione le dichiarazioni del minustro – dice Marco
Polillo, presidente di Confindustria Cultura Italia– Se fossero
confermate, e ci auguriamo vivamente di no, si tratterebbe di un attacco al
cuore dell’Industria italiana dei contenuti culturali e più in generale alla
tutela della proprietà intellettuale, su cui l’Italia è da sempre paladina e
convinta sostenitrice, avendo firmato numerosi Trattati Internazionali in
materia. Opporsi alla Direttiva UE sul copyright significa stare dalla parte
delle multinazionali del web, gli Ott. che, grazie anche alla loro pressante
lobby, hanno costruito un impero e monopoli sull’utilizzo improprio di
contenuti altrui”.
Dello
stesso avviso l’Aie. Per il presidente Riccardo Franco Levi “il
diritto d’autore è un diritto fondamentale per le persone, è la base della
libertà degli autori e della loro indipendenza economica dai potenti. E lo è
anche per gli editori e per le centinaia di migliaia di persone che lavorano
nelle industrie creative nel nostro Paese. Pensare che ciò non debba valere sul
web non è molto diverso dal pensare che i ragazzi che consegnano cibo su un
motorino non debbano avere diritti né un’assicurazione contro gli infortuni”.
Le
due associaioni chiedono un incontro urgente con il ministro.
L’importanza
della cittadinanza digitale è stata invece sottolineata dal presidente della
Camera, Roberto
Fico. “L’uso di Internet è tra i temi prioritari di questo
Parlamento. La Rete è uno straordinario spazio di condivisione e conoscenza –
ha detto Fico – Occorre che tutti siano consapevoli delle possibilità che
questa libertà offre".