Lampedusani in rivolta “minacciano” il sindaco PD: “Chiuda l’isola ai clandestini o occupiamo il Comune”
CronacaA Lampedusa un comitato di cittadini minaccia di occupare il Comune se non sarà subito chiusa l’isola dove non si è interrotto il flusso dei migranti
di Virginia Piccolillo – A Lampedusa un comitato di cittadini minaccia di occupare il
Comune se non sarà subito chiusa l’isola dove non si è interrotto il flusso dei
migranti. Il 10 aprile scorso era sbarcato un 15enne egiziano positivo al
Covid. E martedì 28 da un barcone sono arrivati un centinaio di persone. In una
lettera inviata ieri al sindaco si chiede di bloccare gli sbarchi e trasferire
tutti gli immigrati che arriveranno, chiudere l’hotspot e tamponi per tutti.
«Siamo
un gruppo di lampedusani e lampedusane preoccupati e stanchi di quanto accade
sull’isola che in giorni di emergenza Covid sta assumendo proporzioni
allarmanti». Inizia così lettera inviata mercoledì al sindaco da un gruppo di
«operai ed operaie, piccoli imprenditori e imprenditrici, disoccupati e
disoccupate, di diverse estrazioni e “fedi” politiche». Ricordano che la
«situazione sanitaria dell’isola che non è in grado di garantire l’accesso alla
totalità delle cure neanche in tempi di ordinaria amministrazione». E
denunciano episodi che generano tensione sull’isola. Prima fra tutte lo sbarco
del «ragazzo egiziano positivo risultato al Covid-19 entrato in contatto con
operatori sanitari e militari». Ma anche «l’uscita di ragazzi dell’hotspot,
senza mascherine e guanti ». E lo sbarco, il 28 aprile, di «circa cento persone
di cui alcune con febbre che sono stati fatti transitare in due moli dall’isola
venendo a contatto con forze dell’ordine senza protezioni».
L’ULTIMATUM
«Non ci fermeremo davanti a una rassicurazione», scrivono.
Chiedono che «da subito sulle isole Pelagie non transiti nessuna persona:
migrante, turista, militare che non abbia un ruolo strettamente necessario a
garantire le indispensabili esigenze degli isolani e in ogni caso con tutte le
precauzioni necessarie (una su tutte i tamponi), fino a quando non sarà
rientrata l’emergenza». Di predisporre una nave ospedaliera da mantenere nelle
immediate vicinanze dell’isola di Lampedusa per curare le persone migranti che
arrivano a bordo di piccole imbarcazioni nel caso che ci siano le necessità di
cure urgenti». E « motovedette di altura per trasferire immediatamente i gruppi
di migranti che arrivano. Chiudere l’hotspot e trasferirne gli ospiti verso
«destinazioni più sicure». Fornire «scorte di ossigeno». E bloccare il via vai
di medici e militari rendendo i presidi permanenti. E danno un ultimatum: «Se
entro giorno 30 aprile non avremo soddisfatte queste richieste le chiediamo di
convocare un consiglio comunale permanente, lo sciopero generale e di bloccare
insieme tutta l’isola. Se questo non avverrà utilizzeremo altre forme di
protesta a cominciare dall’occupazione del Comune».