Atlantia evita la revoca della concessione e vola in Borsa: il titolo balza oltre il 24%

Borsa e Finanza

Piazza Affari inizia la giornata con un rialzo tonico e il Ftse Mib che sale dello 0,8%, tornando sopra i 20 mila punti.

La soluzione trovata nella notte sul futuro di  Autostrade , dopo tese trattative durate quasi due anni, spinge Atlantia in Borsa. La holding infrastrutturale, che ha come primo azionista Edizione, la cassaforte della famiglia Benetton. Atlantia non riesce a fare prezzo in apertura con un rialzo teorico che all’avvio era sopra il 17% e a dopo pochi minuti di contrattazioni sfiora il +19%.

Atlantia è stata poi ammessa agli scambi in Piazza Affari dopo il prolungamento d’asta di pre-apertura ed è raffica di acquisti in Borsa sul titolo per il dissiparsi dell’incubo  revoca. Il titolo vola in Borsa, dove guadagna oltre il 24% e gli analisti promuovono l’accordo con il Governo che scongiura la possibile revoca e dà così nuove prospettive alla holding infrastrutturale della famiglia Benetton.


Certo, restano ancora molti dettagli e numeri da chiarire - a partire da quelli relativi all’aumento di capitale di Aspi e alla vendita di quote da parte di Atlantia, che porteranno Cdp e altri soci istituzionali in maggioranza - ma la reazione unanime del mercato è paragonabile a un sospiro di sollievo per avere evitato, nel caso di una revoca, uno scenario decisamente negativo per tutte le societa’ e gli investitori coinvolti (azionisti e obbligazionisti).

Ubs, per esempio, fa notare che l’intesa raggiunta è positiva sotto il profilo del debito per Atlantia che non ha comunque scadenze imminenti fino al quarto trimestre 2021 e detiene asset importanti, al di la’ di Aspi (che ha 9 miliardi di debiti), come Adr, Abertis, Getlink e Hoctief, che valgono - secondo la banca d’affari - 7,5 miliardi (9 euro per azione per Atlantia) mentre l’ultima valutazione dell’88% detenuto in Aspi sarebbe di circa 8 miliardi (10 euro per azione per Atlantia) anche se l’accordo raggiunto nella notte potrebbe portare a una sua riduzione visti i possibili, ulteriori extra-costi. In ogni caso, la «vendita graduale di quote Aspi potrebbe fornire liquidità» importante per investire su altri asset, si aggiunge.

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