Coronavirus, l’Italia cambia idea: ora gli aerei possono volare pieni Bagaglio a mano, spunta il divieto

CRONACA

Dal 15 giugno le compagnie potranno vendere tutti i posti. A bordo aria filtrata e cambiata ogni tre minuti. Obbligo di mascherina da cambiare ogni quattro ore

Dal 15 giugno gli aerei potranno volare pieni. Il governo italiano ha rimosso l’obbligo di distanziamento sociale a bordo, stando a quanto si legge in uno degli allegati tecnici del Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La decisione, che segue le linee guida dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), fa così riallineare il nostro Paese al resto del continente e fa tirare un sospiro di sollievo alle compagnie — soprattutto low cost — che potranno tornare a vendere tutti i sedili. Basterà a questo punto soltanto l’obbligo di mascherina e, ovviamente, non avere una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi centigradi.

I filtri dell’aria

Nel «settore aereo», scrive il documento, è previsto l’«obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (bus per trasporto passeggeri)». Ma — ed è questa la novità — «è consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe (ma in realtà sono i filtri Hepa, ndr), in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria». Diversi esperti consultati dal Corriere spiegano che questo passaggio dell’allegato tecnico risulta già soddisfatto da quasi tutti gli aerei che volano in Italia: gli Embraer, gli Airbus e i Boeing.

 

I requisiti

Il distanziamento, spiega ancora l’allegato, può essere derogato anche nel «caso in cui siano adottati specifici protocolli di sicurezza sanitaria». Il primo: «la misurazione della temperatura prima dell’accesso all’aeromobile e vietando la salita a bordo in caso di temperatura superiore a 37,5 °C». Il secondo: «garantire la durata massima di utilizzo della mascherina chirurgica non superiore alle quattro ore, prevedendo la sostituzione per periodi superiori». Il terzo: «siano disciplinate individualmente le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione al posto assegnato al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione».

 

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