Roma e il mercato del sesso: tra degrado urbano e vuoti normativi
SESSUALITàUn’indagine sul fenomeno della prostituzione – di strada e non – nella capitale, tra evoluzione storica, impatto sociale e necessità di una regolamentazione efficace.
Roma, capitale d’Italia e cuore della vita politica e religiosa del Paese, è anche il centro di un fenomeno sociale che continua a generare dibattito: il mercato del sesso a pagamento. Nonostante numerosi tentativi di regolamentazione da parte del Comune, la prostituzione di strada è ancora ben visibile in molte aree, alimentando problemi di sicurezza, degrado urbano e sfruttamento.
Le zone più colpite nella Capitale
Aree come Eur, San Giovanni, Magliana, Ostiense e Tiburtina vengono spesso segnalate dai residenti per la presenza continua di sex worker, anche in pieno giorno. La visibilità del fenomeno è accompagnata da segnalazioni su atti osceni, abbandono di rifiuti e piccoli reati, contribuendo a un senso diffuso di insicurezza.
Dalla carta stampata al web: la prostituzione si digitalizza
Negli anni ’90, gli annunci su quotidiani e riviste erano il canale principale per la prostituzione d'élite o trans. Oggi, la scena si è trasferita quasi completamente online, dove portali specializzati offrono maggiore discrezione, ampia scelta e contatto diretto con i sex worker. Questa transizione ha reso il fenomeno meno visibile fisicamente, ma molto più diffuso e accessibile.
Principali siti di escort a Roma
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Incontriamoci.xxx: portale italiano dedicato a incontri per adulti, con profili verificati di escort attive in diverse città, inclusa Roma. Offre filtri per zona, età, servizi offerti e disponibilità.
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Amasens: piattaforma di annunci per escort indipendenti e agenzie, con un’interfaccia semplice e ampia varietà di profili. Consente la consultazione di recensioni e valutazioni utenti.
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Bioos: motore di ricerca che aggrega profili da più siti di incontri e escort, facilitando la consultazione e il confronto tra profili attivi a Roma. Offre risultati filtrabili e aggiornati.
Chi sono i clienti? Il profilo tipo
Secondo dati della Commissione parlamentare sul fenomeno prostituzione (2022), il cliente medio nella Capitale ha tra i 30 e i 55 anni, è economicamente stabile (impiegato o libero professionista) e spende in media tra i 150 e i 400 euro al mese per servizi sessuali, con punte più alte tra i clienti abituali.
Uno studio anonimo ha stimato che circa 1 uomo su 10 a Roma ha usufruito di questi servizi almeno una volta nell’ultimo anno.
Prostituzione di strada e rischio sociale
Sebbene il segmento online sia cresciuto, la prostituzione su strada è ancora diffusa, soprattutto tra le fasce più vulnerabili: migranti, transessuali senza tutela legale o protezione sanitaria. Le reti criminali che gestiscono lo sfruttamento e la tratta di esseri umani trovano terreno fertile nelle aree meno controllate della città.
Le problematiche più segnalate comprendono:
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Attività sessuali in luoghi pubblici
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Degrado ambientale e rifiuti abbandonati
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Aumento di episodi criminali, come furti e minacce
L’assenza di una normativa unitaria a livello nazionale impedisce interventi sistematici e duraturi: le ordinanze comunali hanno un effetto temporaneo e spesso spostano solo il problema da un quartiere all’altro.
Un tema che tocca anche le istituzioni
Per la sua natura di capitale istituzionale e religiosa, Roma presenta una realtà ancora più delicata. Non mancano, seppur raramente emerse pubblicamente, situazioni in cui escort o agenzie hanno tra i clienti anche funzionari pubblici, professionisti e membri del clero. Una zona grigia su cui si preferisce tacere, ma che esiste e complica ogni discussione sulla trasparenza e la regolamentazione del settore.
Cosa fare? Le possibili soluzioni
Gli esperti del settore e alcune ONG propongono azioni concrete per affrontare il problema:
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Mappatura e monitoraggio delle zone più esposte
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Maggiori controlli contro lo sfruttamento e la tratta
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Interventi urbanistici per riqualificare le aree più colpite
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Valutazione di modelli di regolamentazione come quelli adottati in Germania o nei Paesi Bassi
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Programmi di aiuto e inclusione per sex worker vulnerabili, distinguendo tra chi opera volontariamente e chi è vittima
Conclusione: tra realtà e ipocrisia
Il fenomeno del sesso a pagamento a Roma è tutt’altro che marginale. È una realtà stratificata, che coinvolge ogni livello sociale, dalle periferie ai palazzi istituzionali. Ignorarlo significa continuare a convivere con degrado, sfruttamento e silenzio. Affrontarlo, invece, richiede coraggio politico, trasparenza e una visione che unisca sicurezza, tutela dei diritti e rispetto per la dignità umana.