Coronavirus, ecco il miracolo di Ortisei in Val Gardena: già acquisita una parziale immunità di gregge

SANITA

«Alla fine della prossima settimana contiamo di terminare con i test», spiega il dottor Kostner dalle pagine del Dolomiten.

Un posto splendido, tra i più incantevoli d'Italia. E che adesso potrebbe acquistare ulteriore fascino come località di villeggiatura per questa estate, che si prennuncia difficile per quei pochi che avranno la fortuna di viaggiare. Perché il 49% della popolazione di Ortisei, in Val Gardena, è immune al coronavirus. La scoperta è stata fatta dal dottor Simon Kostner che, come volontario, sta effettuando dei test sierologici nel centro salute e benessere «Balance» di un hotel nel cuore del paese-cartolina. La località di montagna, storica meta di vacanze estive ed invernali, ha già acquisito una parziale immunità di gregge nei confronti del virus. Sono state testate 456 persone fra i 20 e i 59 anni e il risultato è stato sorprendente: il 49 per cento è risultato positivo. I test erano stati avviati al personale dell'albergo, poi sono stati estesi alla popolazione con un contributo spese pari a 30 euro a persona. Forse, anche inconsapevolmente, queste persone hanno contratto il Covid-19, visto che due terzi dei testati ha detto di non aver mai avuto sintomi.

 

Ogni giorno vengono effettuati 100 test. Messi a disposizione dal proprietario dell'Hotel, Klaus Sanoner, sono 1.000 e sono stati importati dalla Cina. Accanto al dottor Kostner, che peraltro era stato gravemente colpito dal virus ed ora è guarito, a fare le analisi ci sono anche altri due suoi colleghi, medici di base ed una infermiera.

«Alla fine della prossima settimana contiamo di terminare con i test», spiega il dottor Kostner dalle pagine del Dolomiten. I test vengono fatti all'entrata del centro Balance da medici ed infermieri con tutti i dispositivi di sicurezza del caso. Secondo Kostner la possibilità che in Val Gardena si sia già raggiunta una certa immunità di gregge è alta. «Si suppone che a Selva gli immuni siano ancora di più che ad Ortisei», così Kostner.

 

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