Siamo circondati da veleni”: 129 sostanze causano tumori. Ecco l’elenco completo e i consigli degli esperti

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Siamo circondati da veleni”: 129 sostanze causano tumori. Ecco l’elenco completo e i consigli degli esperti


Una fotografia globale preoccupante Secondo le più recenti rilevazioni dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), pubblicate su CA: A Cancer Journal for Clinicians, nel 2022 sono stati registrati circa 20 milioni di nuovi casi di tumore nel mondo, con 9,7 milioni di decessi. Le previsioni sono drammatiche: entro il 2050 i nuovi casi potrebbero superare quota 35 milioni, con un incremento dell’80% rispetto a pochi anni fa. Le cause di questo aumento sono molteplici: • l’invecchiamento della popolazione, • il miglioramento delle diagnosi, • ma soprattutto l’esposizione crescente a sostanze cancerogene legate all’inquinamento, all’alimentazione industriale e ad agenti chimici di uso comune. Nel convegno nazionale promosso dall’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma), a Roma, il 18 ottobre 2024, l’inquinamento atmosferico è stato definito senza mezzi termini “un fattore di rischio ambientale di primaria importanza”.

 L’elenco dei cancerogeni certi Ad oggi, la IARC riconosce 129 agenti classificati nel Gruppo 1, ovvero cancerogeni certi per l’uomo. L’elenco comprende sostanze, miscele e fattori ambientali, molti dei quali fanno parte della nostra vita quotidiana. Eccone una panoramica sintetica, suddivisa per categorie principali: Agenti chimici e industriali • Amianto (asbesto) • Benzene • Cloruro di vinile • Arsenico e composti arsenicali • Cromo (VI) e composti del cromo esavalente • Cadmio e composti del cadmio • Formaldeide • Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) • Nitrosammine specifiche • Bifenili policlorurati (PCB) • Coloranti industriali (alcuni azoici e affini) • Gas mostarda (iprite) • Silice cristallina inalabile • Polveri di legno • Polveri di pelle conciata Fattori ambientali e occupazionali • Radon • Raggi ultravioletti (naturali e artificiali) • Emissioni dei motori diesel • Inquinamento atmosferico outdoor (PM2.5, particolato fine) • Fumi di saldatura • Produzione di alluminio • Produzione di ferro e acciaio • Industria della gomma Agenti biologici • Virus dell’epatite B (HBV) • Virus dell’epatite C (HCV) • Papillomavirus umano (HPV, ceppi ad alto rischio) • Helicobacter pylori • Virus di Epstein-Barr (EBV) • HIV-1 • Parassita Opisthorchis viverrini (colangiocarcinoma) • Schistosoma haematobium (carcinoma della vescica) Alimentazione e stili di vita • Fumo di tabacco (attivo e passivo) • Alcol (etanolo nelle bevande) • Carni lavorate (salumi, insaccati, affumicati) • Aflatossine (micotossine di muffe in cereali e legumi contaminati) • Betel quid (miscela da masticare diffusa in Asia) ???? L’elenco ufficiale, completo di tutte le 129 voci, è disponibile sul portale IARC e aggiornato costantemente sulla base delle evidenze scientifiche. 

I cancerogeni probabili e possibili Accanto al Gruppo 1, la IARC cataloga altre sostanze: • Gruppo 2A (probabili cancerogeni): 96 agenti, tra cui il glifosato, alcune sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), i fumi di saldatura, la carne rossa. • Gruppo 2B (possibili cancerogeni): 321 sostanze, tra cui lo stirene, alcuni estratti di aloe vera, i gas di scarico dei motori a benzina. • Gruppo 3 (non classificabili): circa 500 agenti per cui non ci sono ancora prove sufficienti. Recentemente è stata aggiunta anche la polvere di talco, classificata come “probabilmente cancerogena” dopo decenni di controversie legali.

“Siamo circondati da veleni” Al convegno AIL, il professor Franco Berrino ha usato parole nette: “Siamo circondati da una grande quantità di veleni, ma possiamo difenderci con scelte consapevoli, soprattutto a tavola.” Il medico ha citato uno studio del British Medical Journal secondo cui i cibi ultraprocessati hanno effetti negativi su 32 parametri di salute, aumentando il rischio di obesità, malattie cardiovascolari e tumori.

I consigli pratici del professor Berrino • Alimentazione: prediligere alimenti freschi, biologici e non lavorati; ridurre drasticamente i cibi industriali. • Contenitori sicuri: non mettere mai cibi caldi in plastica; sostituire padelle antiaderenti in teflon se graffiate; preferire contenitori in vetro rispetto a lattine e scatolame rivestiti da PFAS. • Ridurre interferenti endocrini: attenzione a bisfenolo A e ftalati, sostanze che alterano il sistema ormonale e possono incidere su fertilità e salute riproduttiva. • Stile di vita: attività fisica quotidiana, peso sotto controllo, stop al fumo, alcol limitato o eliminato. • Ambiente domestico: attenzione a solventi, polveri sottili, materiali contenenti amianto ancora presenti in vecchi edifici.

La prevenzione come diritto Il comunicato finale del convegno AIL ha sottolineato come la prevenzione oncologica sia una responsabilità non solo individuale, ma anche collettiva e politica. Citando l’articolo 32 della Costituzione, i relatori hanno ribadito che la tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo e che servono politiche ambientali, alimentari e urbanistiche più coraggiose per ridurre l’incidenza dei tumori.

Conclusione: conoscenza e scelta La lista IARC dei 129 cancerogeni non deve generare panico, ma consapevolezza. Molti rischi possono essere ridotti grazie a scelte personali – dal cibo che portiamo in tavola alla cura dell’ambiente domestico – e a decisioni collettive sul piano politico ed economico. Come ha ricordato Berrino, «non possiamo eliminare tutti i veleni, ma possiamo scegliere di ridurne l’impatto sulla nostra vita quotidiana».

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