Stipendi politici parlamentari italiani 2019: quanto guadagnano?
POLITICAStipendi politici parlamentari italiani, che cos’è e significato della diaria e il dettaglio ti tutte le altre voci ed il confronto con l’Unione Europea
Gli stipendi dei politici e dei parlamentari
italiani sono da diverso tempo uno degli argomenti più
discussi nella politica italiana.
Soprattutto
da quando la crisi ha colpito il paese.
Di
seguito l’elenco di tutti gli stipendi,
le spese e la spiegazione delle buste paga dei nostri
parlamentari.
Stipendi politici 2019: quando guadagna un
parlamentare della Camera?
Indennità parlamentare netta: l’indennità
dei parlamentari della Camera dei Deputati ammonta a 5.486,58 euro netti al
mese.
Indennità parlamentari lorda: l’indennità
dei parlamentari della Camera dei Deputati ammonta a 10.435,00 euro lordi al
mese.
Diaria: la diaria ammonta a 3,503,00 euro al
mese. C’è una riduzione di 206,58 euro per ogni assenza che il parlamentare
della Camera dei Deputati effettua nelle sedute che prevedono delle votazioni
in assemblea.
Rimborso per le spese inerenti al rapporto
eletto/elettori: è un rimborso che alla Camera dei Deputati
ammonta a 3.690,00 euro mensili dai quali sono escluse le spese postali (quindi
la cifra solitamente è più alta). Questa spesa si riferisce al rapporto che c’è
tra chi viene eletto e il suo elettore che lo sceglie (spesa percepita anche
con la legge elettorale Porcellum nonostante che quest’ultima non consente di
scegliere il proprio rappresentante).
Rimborso spese trasporto: questa spesa si
articola in diverse sotto voci, di cui:
·
libera circolazione autostradale nazionale;
·
libera circolazione ferroviaria nazionale;
·
libera circolazione aerea nazionale;
·
libera circolazione marittima nazionale;
·
3.323,70 euro trimestrali per gli spostamenti dal luogo di
residenza all’aeroporto più vicino e dall’aeroporto di Fiumicino a Montecitorio
(per le distanze inferiori ai 100km dal luogo di residenza all’aeroporto più
vicino);
·
3.995,10 euro trimestrali per gli spostamenti dal luogo di
residenza all’aeroporto più vicino e dall’aeroporto di Fiumicino a Montecitorio
(per le distanze superiori ai 100km dal luogo di residenza all’aeroporto più
vicino).
Rimborso per le spese telefoniche: ai
parlamentari della Camera dei Deputati spetta la cifra di euro 3.098,00
all’anno per il rimborso delle spese telefoniche.
Assistenza sanitaria: mensilmente,
i parlamentari della Camera dei Deputati versano una somma che è pari al 4,5%
dell’indennità parlamentare lorda, che in euro ammonta a 526,66 euro, per il
sistema sanitario integrativo che provvede a rimborsare ulteriori spese
sanitarie sostenute dai parlamentari.
Liquidazione di fine mandato: dall’indennità
lorda del parlamentare della Camera dei Deputati viene sottratta una somma
mensile, versata su un fondo, che ammonta al 6,7% della stessa indennità, in
euro 784,14 al mese, che permette al deputato di usufruire alla fine del suo
mandato di una liquidazione che ammonta all’80% dell’ultimo stipendio
moltiplicato per tutti gli anni di servizio.
Abolizione dei vitalizi: dopo 5 anni di
mandato effettivo il deputato riceve il vitalizio che partirà al suo 65° anno
d’età ma che, se l’attività parlamentare è prolungata, comincia anche al 60°
anno d’età.
L’importo del vitalizio varia dal 20% al 60% dell’indennità
parlamentare (dipende dagli anni di servizio) e viene sospesa, anche se
il parlamentare della Camera dei Deputati ha raggiunto la giusta età, se
quest’ultimo viene rieletto come parlamentare o se accetta altri incarichi
pubblici che prevedono una somma mensile pari o più alta del vitalizio.
Ogni
mese, dall’indennità lorda del parlamentare della Camera dei Deputati, viene
sottratta una quota di euro 1,006,51, pari all’8,6% dell’indennità lorda, che
viene versata per il pagamento del futuro vitalizio.
Stipendi dei parlamentari del Senato della
Repubblica
Indennità parlamentare netta: l’indennità
di un parlamentare del Senato della Repubblica ammonta a euro 5.613,63 netti al
mese. L’indennità di un senatore non può essere cumulata con altri lavori
dipendenti.
Indennità parlamentare lorda: l’indennità
lorda di un parlamentare del Senato della Repubblica ammonta orientativamente
sui 10.435,00 euro.
Diaria: una parlamentare del Senato della
Repubblica percepisce una diaria di 3.500,00 euro mensili. Se il parlamentare
non partecipa al 30% delle votazioni che vengono effettuate in una singola
giornata la diaria subisce una riduzione che ammonta a 1/15 del suo valore
originale, in euro si aggira intorno ai 230,00 euro di riduzione.
Contributo e spese per le attività e il supporto dei
parlamentari del Senato: si tratta di una spesa che copre e
supporto economicamente le attività dei senatori che ammonta ad euro 1.680,00
(che vengono erogati direttamente dal Senato della Repubblica) e 2.500,00 euro
(erogati dal gruppo parlamentare di appartenenza), per un totale di 4.180,00
euro al mese.
Rimborso delle spese generali: tutte le
spese che i parlamentari del Senato della Repubblica si trovano a sostenere
vengono ricoperte
da
quest’ultima voce per una ammontare di 1.650,00 euro al mese (spese di viaggio,
telefoniche e accessorie).
Spese e per i viaggi e i trasporti: ogni
parlamentare del Senato della Repubblica ha a sua disposizione una tessera che
gli consente di viaggiare a spese dei contribuenti sui seguenti canali:
·
rete autostradale nazionale;
·
rete ferroviaria nazionale;
·
rete aerea nazionale;
·
rete marittima nazionale.
Vitalizio: i parlamentari del Senato della
Repubblica hanno diritto ad un vitalizio dopo aver svolto 5 anni della loro
attività di senatori. Tale vitalizio comincerà ad essere erogato al compimento
del 65° anno d’età del parlamentare del Senato della Repubblica e varia dal 20%
al 60% dell’indennità percepita. Il Senatore potrà ricevere il vitalizio
anticipatamente: per ogni anno di mandato svolto effettivamente c’è una
riduzione di 1 anno; tuttavia il vitalizio non può essere preso prima del 60°
anno d’età.
Per
quest’ultima voce, al parlamentare del Senato della Repubblica viene trattenuta
dall’indennità lorda una somma dell’8,6% che ammonta a 1.032,51 euro. A questa
somma il senatore può decidere se aggiungere una quota di euro 258,13 per la
reversibilità.
L’erogazione
del vitalizio viene sospesa se il soggetto in questione viene rieletto nel
parlamento europeo, nazionale oppure se viene eletto in un consiglio regionale.
Le sospensione del vitalizio si applica anche per gli incarichi incompatibili
con lo status particolare dei parlamentari purché questi nuovi incarichi
coprano almeno il 40% del vitalizio.
Liquidazione di fine mandato: ai
parlamenti del Senato della Repubblica viene erogato un importo di fine mandato
che è pari all’80% dell’indennità moltiplicato per gli anni di attività svolti
all’interno del Senato.
Per
quest’ultima voce viene trattenuta dalla busta paga dei Senatori della
Repubblica una somma di euro 804,40 che sarebbe il 6,7% del totale lordo.
Assistenza sanitaria integrativa: ogni parlamentare
del Senato della Repubblica ha diritto alla copertura delle spese
dell’assistenza sanitaria e volendo può estendere questa copertura ai propri
familiari:
·
i senatori che stanno ancora svolgendo il loro mandato versano
ogni mese un contributo del 4,5% della loro busta paga lorda;
·
i senatori che già ricevono il vitalizio possono decidere se
mantenere l’assistenza sanitaria integrativa pagando 4,7% dell’indennità lorda;
·
per entrambi, Senatori in carica e titolari di assegno
vitalizio, è possibile estendere questa garanzia sanitaria ai propri familiari
con l’aggiunta di quote mensili.
I costi della politica italiana risultano
essere ancora oggi i più alti in tutta Europa. In molte occasioni i cittadini,
o quanto meno la maggior parte, sembra aver manifestato un parere contrario
agli elevati stipendi degli onorevoli ma da Palazzo Chigi non sembrano, almeno
per il momento, esserci notizie che parlano di riduzione, nonostante la crisi.
Costi per un Deputato e Senatore
Un
parlamentare della Camera dei Deputati percepisce:
indennità
parlamentare;
rimborso
per la diaria;
rimborso
spese rapporto eletto/elettori;
rimborso
spese trasporto;
rimborso
spese telefoniche;
rimborso
assistenza sanitaria;
erogazione
liquidazione di fine mandato;
vitalizio.
Un
parlamentare del Senato della Repubblica percepisce:
indennità
parlamentare;
rimborso
per la diaria;
finanziamento
per le attività dei senatori;
rimborso
delle spese generali;
rimborso
viaggi e trasporti;
erogazione
liquidazione di fine mandato;
rimborso
assistenza sanitaria integrativa;
vitalizio.
Totale costi di un parlamentare al mese
Indennità
parlamentare netta 5.000,00 euro (cifra arrotondata in difetto);
Diaria
3.500,00 euro (cifra arrotondata in difetto perché il parlamentare non faccia
assenza);
Rimborso
delle spese di esercizio: 3.690,00 euro (cifra arrotondata in difetto);
Rimborso
spese dei trasporti: 1.108 euro al mese (cifra arrotondata in difetto);
Rimborso
delle spese telefoniche: 258,00 euro (cifra arrotondata per difetto);
Totale
spesa mensile 13.559,00 euro netti al mese (cifra arrotondata in difetto).
La
diaria fa parte dei diversi rimborsi che i parlamentari hanno a loro
disposizione. In particolar modo la diaria copre le spese di vitto e alloggio
che un senatore o deputato si trova a sostenere durante la legislatura. Se un
parlamentare è residente a Roma, dove ha sede lo stesso parlamento, sicuramente
avrà una diaria decisamente più bassa rispetto a quel parlamentare che ha una
residenza estranea alla capitale.
Restituzione dei soldi da parte dei
parlamentari
Nella
storia della Repubblica, dalla Costituente ad oggi, nessun parlamentare della
Camera dei Deputati o del Senato della Repubblica ha mai restituito una parte
del proprio stipendio, anche negli ultimi anni in cui la crisi economia ha
fortemente colpito la popolazione italiana.
Nella
storia della Repubblica Italiana i primi a restituire una buona parte del
proprio stipendio mensile sono stati i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Nell’occasione, ovvero nella restituzione dei soldi da parte dei parlamentari
del Movimento 5 Stelle (da cui nessun partito politico di destra e sinistra
prese esempio nella restituzione), furono interpellati il presidente della
Camera e del Senato in quanto non vi era alcuna procedura per compiere un
simile atto dato che nessuno prima lo aveva mai compiuto.
La normativa sulla trasparenza
In
base alla normativa sulla trasparenza, presto dovremmo vedere pubblicato sui
siti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica i seguenti dati:
·
reddito personale;
·
reddito dei coniugi e dei familiari di secondo grado (i
familiari devo essere d’accordo, non si tratta di un obbligo ma in caso di
opposizione deve essere data una motivazione);
·
atto di nomina parlamentare;
·
durata dell’incarico parlamentare;
·
curriculum vitae;
·
viaggi e missioni pagate dei contribuenti;
·
assunzione di altre cariche;
In
Europa l’Italia risulta essere il paese dove l’indennità mensile di un politico
supera quella di tutti gli altri paesi.