Ue, Mattarella contro «il ritorno alle sovranità nazionali». È polemica
POLITICAProprio ciò che è diventata l’Unione europea oggi, però, impone di ritrovare una nuova centralità per gli Stati.
È il tema della sovranità a tenere banco in occasione delle celebrazioni per l’anniversario dei Trattati di Roma. Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «nessun ritorno alle sovranità nazionali potrà garantire ai cittadini europei pace, sicurezza, benessere e prosperità». «Nessun Paese europeo, da solo, potrà mai affacciarsi sulla scena internazionale con la pretesa di influire sugli eventi, considerate le proprie dimensioni e la scala dei problemi», ha aggiunto il capo dello Stato, durante la cerimonia a Montecitorio per il sessantesimo del trattato con cui sono state istituite la Comunità economica europea e la Comunità europea dell’energia atomica, gettando le basi per l’attuale Unione.
Meloni: «La nostra sfida è quella della sovranità»
Proprio ciò che
è diventata l’Unione europea oggi, però, impone di ritrovare
una nuova centralità per gli Stati. «La sfida che dobbiamo
riuscire ad interpretare è la sfida della sovranità,
di una proposta politica che dica “prima gli italiani”, che dica “difesa del
nostro prodotto, dei nostri lavoratori, del nostro made in Italy, dei nostri
diritti, dei nostri confini”», ha ricordato ai microfoni di RTL 102.5 Giorgia
Meloni, che sabato all’Angelicum di Roma, nel corso
dell’incontro “Italia Sovrana in Europa”, presenterà
un’idea di Europa ispirata al modello della confederazione
di Stati. «Dobbiamo fare cartello come Italia, come fanno
le altre nazioni anche quando tentano di venire a occupare la nostra realtà,
come fanno le altre nazioni europee», ha sottolineato ancora la presidente di
Fratelli d’Italia.
Alemanno: «Mattarella parla
contro la Costituzione»
Per Gianni
Alemanno, poi, «è molto grave che il presidente della
repubblica Mattarella, custode della Costituzione,
faccia delle affermazioni contrarie ai principi
fondamentali della nostra Carta». «Il presidente Mattarella non
può dire che “il ritorno alla sovranità nazionale è pericoloso”, perché
l’articolo primo della Costituzione afferma che “la sovranità appartiene al popolo”,
non ad organismi sovranazionali non legittimati democraticamente», ha
spiegato il leader del Movimento nazionale per la
Sovranità. «Rivendicare la sovranità nazionale e popolare non significa
affatto voler ritornare al nazionalismo aggressivo del Novecento.
Significa al contrario – ha chiarito Alemanno – proporre un’Europa
costruita come una confederazione di Stati sovrani, che
cooperano per difendere gli interessi comuni». «Senza sovranità nazionale non
c’è sovranità popolare e non a caso gli italiani da troppo tempo subiscono i
condizionamenti dei poteri finanziari e delle multinazionali che stanno
distruggendo la nostra economia», ha concluso Alemanno.
La Lega in sit-in contro l’euro
Per la Lega,
che ha disertato le celebrazioni in aula per svolgere invece un sit-in davanti
Montecitorio, poi, «oggi non c’è nulla da festeggiare».
Fra gli slogan scanditi dal Carroccio «No all’Europa dei traditori» e
«Questa Europa affamai i popoli». «Rispettiamo Mattarella, ma stanno
festeggiando i traditori dei valori europei, chi sostiene un’Europa che
massacra i diritti dei cittadini europei, l’economia degli Stati, che fa gli
interessi delle lobby finanziarie. Ormai – ha detto il capogruppo del
Carroccio, Federico Fedriga – l’uscita dall’euro non è più una scelta,
ma una via obbligata per risollevare le economie depresse dei nostri Paesi».