Un attacco cardiaco? No, è il coronavirus che in alcuni casi colpisce il cuore
SALUTEI cardiologi stanno segnalando pazienti malati di Covid 19 che manifestano importanti sintomi cardiaci e non solo respiratori. Lo studio italiano su Jama dell’ospedale Civili di Brescia racconta un caso emblematico
Una donna di
53 anni, che è sempre stata in buona salute, senza mai aver sofferto di
patologie cardiovascolari si è presentata all’ASST Spedali Civili di Brescia
dopo aver accusato un grave affaticamento nei due giorni precedenti. Aveva un
po’ di tosse, poca febbre e dolore toracico. La saturazione dell’ossigeno era
nella norma: 98%. I risultati delle radiografie ai polmoni, che ha però dei
limiti di sensibilità rispetto alla TAC, erano irrilevanti. Covid? Infarto?
La miocardite acuta
La donna è
stata trasferita in cardiologia. L’ elettrocardiogramma mostrava segni che
suggerivano un infarto o comunque un evento cardiaco. Nessuna polmonite da
Covid-19, come di questi tempi ci si aspetterebbe soprattutto nel Bresciano. La
paziente inoltre aveva nel sangue alti livelli di una proteina, la troponina,
segno che il muscolo cardiaco ha subito un danno. La coronografia ha escluso un
problema alle coronarie: non era in corso alcun infarto. La risonanza magnetica
è invece stata risolutiva per la diagnosi: miocardite acuta, (un’infiammazione
del muscolo cardiaco in genere associata a infezioni virali o malattie
autoimmuni) con versamento pericardico. In contemporanea è arrivato il tampone
rino faringeo a cui era stata sottoposta la paziente poco dopo il ricovero:
positiva a SARS-CoV-2 responsabile della malattia Covid-19 . Nessun infarto, ma
il colpevole dei suoi guai cardiaci era il coronavirus.
Lo studio pubblicato su Jama
Il caso
italiano è stato raccontato su Jama Cardiology da un team di medici guidati dal professor Marco Metra, cardiologo
degli Spedali Civili di Brescia . Il coronavirus può quindi attaccare anche il
cuore? La pubblicazione sul caso di Brescia non è l’unica: i primi lavori sul
tema sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche in questi giorni e altre
sono in fase di revisione. A queste si aggiungono segnalazioni dei singoli
ospedali da tutto il mondo «La manifestazione clinica in questa paziente è
stata diversa dal solito: non la tipica polmonite interstiziale ma una
miocardite complicata da insufficienza cardiaca» commenta Enrico Ammirati,
cardiologo del Niguarda, esperto di miocarditi, che ha partecipato allo studio.
«Nel passato proprio qui al Niguarda- aggiunge - abbiamo avuto altri tre casi
di miocarditi innescate dagli altri sottotipi di coronavirus presenti
nell’albero respiratorio e più di recente abbiamo ricoverato un ragazzo di 38
anni, anche lui con elettrocardiogramma anomalo. Gli è stata diagnosticata una
miocardite associata al Covid-19 con una positività rilevata solo al terzo
tampone. Potenzialmente un coronavirus può innescare una miocardite, al pari di
un’influenza».
Nei pazienti più gravi più frequente l’interessamento cardiaco
È in attesa
di revisione uno studio a Wuhan (con una casistica di oltre 2000 pazienti) sul
valore diagnostico della troponina . Il danno cardiaco causato dalla gravissima
condizione innescata dal virus è riportato nel 10% dei casi. Altri studi
parlano del 27%. In genere sono i pazienti più gravi che subiscono un danno
cardiaco . Nella malattia c’è una fase di infezione direttamente mediata dal
virus dell’albero respiratorio e poi c’è una risposta inappropriata o esagerata
del sistema immunitario che contribuisce al danno polmo