Vaccini, Lorenzin conferma: potestà genitoriale a rischio per chi si oppone
SALUTEIl ministro della Salute interviene in aula rispondendo a un’interrogazione della Lega Nord e conferma la massima sanzione che i tribunali potrebbero irrogare ai genitori che rifiutano i vaccini obbligatori.
Il ministro della Salute interviene in aula rispondendo a
un’interrogazione della Lega Nord e conferma la massima sanzione che i
tribunali potrebbero irrogare ai genitori che rifiutano i vaccini obbligatori.
«Le Asl dovranno segnalare i renitenti alle procure minorili, che poi
decideranno se togliere o meno la potestà»
Un obiettivo da raggiungere a tutti i
costi, quello della copertura vaccinale. Da raggiungere anche – e il ministro
Lorenzin lo ha confermato ieri in aula alla Camera – arrivando
a togliere la potestà genitoriale alle mamme e papà che dovessero opporsi ai 12
vaccini obbligatori. È quanto è dato concludere leggendo
lo stenografico dell’intervento
del ministro della Salute ieri alla Camera, nel corso del quale Beatrice
Lorenzin ha risposto a un’interrogazione del deputato della Lega Nord Marco
Rondini. All’osservazione dell’onorevole, che considerava «eccessivi»
i mezzi previsti nel decreto sui vaccini per raggiungere un obiettivo
pur corretto (la copertura vaccinale), con particolare riferimento alla
possibilità che i tribunali tolgano la potestà genitoriali ai genitori che si
oppongono ai vaccini.
Su questo punto il discorso del ministro
è stato però molto chiaro. «Il provvedimento legislativo d'urgenza, approvato
dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso, era necessario per garantire in
maniera omogenea su tutto il territorio nazionale un adeguato livello di
prevenzione per la salute pubblica e, in particolare, per la salute dei nostri
figli», ha premesso Beatrice Lorenzin. Che è passata poi al capitolo sanzioni,
sottolineando come le Asl dovranno obbligatoriamente segnalare i “renitenti” ai
tribunali: «La segnalazione (ai tribunali minorili, ndr) che le aziende
sanitarie dovranno effettuare nei confronti dei genitori che sottraggono i
propri figli all'obbligo vaccinale», ha dichiarato, «non costituisce una mera
eventualità. Il decreto-legge prevede, infatti, che l'azienda sanitaria, quando
abbia accertato l'inadempimento dell'obbligo vaccinale, debba sempre e comunque
fare la segnalazione».
Una volta denunciati i genitori, ha
proseguito, dovrà poi essere la procura a valutare «l'apertura di un
procedimento» che non sfocerà «sempre e comunque in un provvedimento
incidente sulla potestà genitoriale, fino addirittura ad annullarla». E ci
mancherebbe. Il ministro ha quindi rimandato ai magistrati la decisione, senza
però assolutamente escluderla. «In base alla legislazione vigente», ha concluso
Lorenzin, «saranno le procure minorili a valutare se esistono, con riferimento
ad ogni caso concreto, i presupposti per l'apertura del procedimento e saranno
poi i tribunali minorili ad adottare le misure più opportune nell'esclusivo
interesse del minore».