Cosa fare se arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate?

GOVERNO

Quando il postino suona alla porta, probabilmente c’è una raccomandata da ritirare.

Quando il postino suona alla porta, probabilmente c’è una raccomandata da ritirare. Ovvero brutte notizie in arrivo. Le lettere raccomandate infatti servono per inviare multe, cartelle esattoriali e altre comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Insomma, verrebbe da non aprire al portalettere e non ritirare poi la missiva all’ufficio postale. Sarebbe però una scelta sbagliata. In base all’articolo 1335 c.c., con il rifiuto o il mancato ritiro di una raccomandata si corrono grossi rischi. Il mittente potrà presumere la conoscenza del contenuto e quindi procedere senza darci modo di difenderci. Quindi cosa fare se arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate? Il primo passo è ritirare ogni comunicazione e leggerla attentamente. Una risposta corretta e puntuale riduce i nostri rischi presenti e futuri. Potremo infatti chiarire i rilievi sollevati e dimostrare una condotta corretta nei confronti del Fisco. Un vantaggio per il futuro. L’Agenzia infatti redige una vera e propria pagella per i contribuenti. Una valutazione positiva significa meno controlli in futuro.

Cosa rispondere all’Agenzia

Dare una risposta ai punti sollevati dall’Agenzia è fondamentale. Eviteremo così che il procedimento avanzi con il rischio di un pignoramento. Il Fisco può infatti procedere con un fermo amministrativo della nostra auto, o addirittura prelevando forzosamente dal conto corrente. Anticipiamo i tempi: rispondiamo all’Agenzia e spieghiamo le nostre ragioni. Se ci accorgiamo di avere torto possiamo optare per il ravvedimento oneroso. In questo modo, pagheremo quanto dovuto con un costo minimo e regolarizzeremo la nostra posizione. Se l’Agenzia ci dovesse contestare omissioni od irregolarità nella dichiarazione dei redditi, avremo comunque modo di chiarire la situazione. La lettera indicherà il nominativo ed i riferimenti del responsabile del procedimento. Contattiamolo e prendiamo un appuntamento per chiarire direttamente con la persona incaricata. Non dimentichiamo che il Fisco ha interesse a concludere velocemente l’accertamento e sarà disponibile a sconti se ci dimostreremo collaborativi.

Cosa fare se arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate?

Se la raccomandata dovesse contenere un avviso di accertamento avremo due strade innanzi a noi. La prima, è dimostrare di avere ragione. In questo caso sarà utile allegare ogni documento o prova utile per provare la correttezza del nostro operato. Ricordiamo che le uniche prove ammesse saranno i documenti, mentre le testimonianze non ci potranno essere utili. Dovessimo accorgerci di avere torto, l’unica possibilità è ammettere l’errore e trattare con la nostra controparte. Anche in questo caso, molto spesso l’Agenzia ci verrà incontro per dirimere velocemente la problematica. Abbiamo visto cosa fare se arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui la situazione fosse complessa, potremo richiedere il supporto di un avvocato tributarista o di un commercialista. I professionisti potranno analizzare al meglio la situazione e far valere le nostre ragioni nelle sedi opportune.

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