«Il Covid sta perdendo forza. Lo dimostrano le ultime Tac»

Salute

Il radiologo dell’ospedale di Crema Borghetti: «Dalle 100 polmoniti interstiziali al giorno dell’esordio agli attuali 10 casi: diminuisce la capacità di provocare l’infezione acuta che conosciamo»

CREMA (17 aprile 2020) - «Il virus sta perdendo forza… Pian piano va spegnendosi». E più che una considerazione, si tratta di una constatazione. Perché ad esserne convinto è uno dei camici bianchi in trincea sin dagli esordi dell’epidemia. Ossia Maurizio Borghetti, 61enne radiologo di lungo corso dell’ospedale Maggiore di Crema, nel quale ha trascorso 34 anni della sua carriera di medico. Da poco meno di due mesi analizza un esame strumentale dopo l’altro, stilando referti che descrivono quanto distruttivo possa essere il morbo arrivato dalla Cina. «Siamo passati dalle cento Tac polmonari positive al giorno, a meno di una decina, almeno nell’ultima settimana. Il che sta a significare che il Covid attacca sì nuovi soggetti, ma non riesce a sviluppare la malattia e mi riferisco alla polmonite interstiziale». «Si parla genericamente di virus — entra nel dettaglio lo specialista — sebbene, in realtà, a rilevare è la quantità che può infettare e quindi causarne le conseguenze». È quanto sta avvenendo: anche a fronte di tamponi che attestano ulteriori casi positivi, a ridursi — oltre al numero di coloro che si presentano ogni giorno al Pronto soccorso di largo Dossena con sintomi acuti — è la schiera di quanti vengono attaccati dalla polmonite, quasi sempre bilaterale e che in molte circostanze si è rivelata fatale.

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