Coronavirus, Borrelli: quarantena fino al 1 maggio, chiusura totale va avanti
PoliticaBorrelli: quarantena e chiusura totale almeno fino al 1 maggio per contrastare il coronavirus. Riaperture dal 16 maggio?
La quarantena potrebbe proseguire almeno
fino al 1 maggio, con la chiusura di tutte le attività
non essenziali e l’obbligo di restare in casa per evitare il riaggravarsi
dell’emergenza coronavirus: è quanto ha anticipato stamani il capo
della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso di due interviste
radiofoniche. Salvo poi precisare che ogni decisione spetta al governo.
Coronavirus,
quarantena almeno fino al 1 maggio
Pasqua e Pasquetta in casa, così come il
25 aprile. Questo già si sapeva. Ma il capo della Protezione civile ora sposta ancora più
in là nel tempo il ritorno a una specie di normalità. Interrogato a ‘Radio
Anch’io’ su Rai Radio 1 sulla possibilità di passare anche il 1 maggio
in quarantena, Borrelli ha risposto “Credo proprio di sì, non credo che
passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte
settimane”.
L’ultimo decreto del Presidente del Consiglio ha esteso tutte le
misure di sicurezza fino al 13 aprile. Che un’ulteriore proroga
fosse in arrivo era scontato. Per la prima volta, il capo della Protezione
civile ha indicato una data di massima.
Più tardi, però, Borrelli ha fatto un passo indietro, precisando
all’Ansa che “l’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile, come annunciato
dal presidente del consiglio”.
“Nell’intervista – ha detto Borrelli – ho chiaramente detto di
non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l’inizio della nuova
fase dipenderà dai dati e dall’analisi degli scienziati”. La decisione
sull’allentamento o la proroga delle misure restrittive “spetterà dunque al
governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato
tecnico-scientifico”.
Quando
inizia la fase 2? Riaperture possibili dal 16 maggio
Intervenuto a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, Borrelli ha
parlato anche della cosiddetta “fase 2”, quella delle graduali riaperture. Se
l’andamento non cambia, ha detto, una data possibile è quella del 16
maggio. “Come potrebbe essere prima o dopo: dipende dai dati”,
ha detto Borrelli. “La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando
questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui
al 16
maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che
consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2“.
Borrelli: chiusura fino al 1
maggio per l’emergenza coronavirus
“Bisogna andare avanti con il massimo rigore –
ha aggiunto Borrelli – anche la circolare del Viminale di fatto non sposta i
termini dei comportamenti. Dobbiamo fare attenzione per evitare che la catena
dei contagi ci sfugga di mano”.
“La situazione attuale – ha concluso il capo della Protezione
civile – ci permette di respirare, soprattutto per quanto riguarda le strutture
sanitarie e le terapie intensive, che si stanno alleggerendo di un carico di
lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari
per trovare nuovi posti di ricovero e cura. Si tratta di una situazione che ci
permette di gestire l’emergenza con minore affanno. Questo
perché sono stati posti in essere comportamenti che assolutamente devono
permanere”.